di Davide Villi
Ormai siamo a casa da quattro settimane.
E’ una situazione che non ci saremmo mai aspettati di vivere, ed è proprio per questo che entra in gioco ‘inaspettato.
Ma proprio da lì emerge una delle caratteristiche più bella di noi essere umani, l’immaginazione.
Quindi mi sono messo nel punto più esterno della casa, il terrazzo, e da lì saltano all’occhio molte cose, come ad esempio le bandiere dell’Italia, simbolo di forza, o slogan come #iorestoacasa, simbolo di unione anche se a distanza.
Infine l’arcobaleno, simbolo di rinascita, e proprio sui colori dell’arcobaleno la mia mente ha cominciato a vagare.
Mi sono ritrovato in ogni suo colore, perché mi ricordavano le emozioni che sto provando in questi giorni di riflessione.
Il rosso, la rabbia. Possiamo essere arrabbiati per molte cose come ad esempio il nostro nemico batterico, per quello che sta causando e le sue vittime, la rabbia di non poter uscire, oppure la rabbia contro chi si sottrae alle regole e mette a rischio il prossimo.
L’arancione è la gioia, la felicità di stare tutti uniti in famiglia, almeno per un po’.
Sul giallo, ho avuto qualche perplessità, ma qualcuno mi ha detto che è il colore dell’energia. Allora ho pensato alle immagini che vedo tutti i giorni in tv che mostrano tutta l’energia che ci mettono gli infermieri e i medici contro questo nemico invisibile… e non è da poco.
E anche noi italiani che non molliamo mai e abbiamo tanta energia…
E come hanno detto il premier Conte e il Presidente Mattarella ci sapremo rialzare.
E qui, banalmente, arriva il verde: la speranza!
La speranza la viviamo ogni giorno ma adesso più che mai e ognuno la esprime in modo diverso (pregando, suonando, disegnando…) non importa come, basta che ci sia sempre.
E al popolo d’Italia certo non manca, appunto per questo il detto la speranza è l’ultima a morire. La speranza diventa contagiosa come un benefico virus con canti, luci accese, inni cantati sul balcone:una cosa che solo un mese fa non avrei saputo immaginare.
Azzurro. Mi sono venuti subito in mente i ricordi della normalità o il desiderio di rivedere il mare questa estate o anche un normale allenamento in piscina.
Blu, simbolo di calma, relax, equilibrio ma anche per me anche di paura, perché simboleggia, come il nero, l’ignoto.
Quante emozioni in un solo colore!
E quante sensazioni!
Come la calma e il relax beh, ne abbiamo quanto vogliamo, se stiamo a casa…
Ma anche l’equilibrio della routine quotidiana, che è stato infranto, e proprio per questo abbiamo la necessità di trovare qualcosa di nuovo in noi.
Come ad esempio grazie ad un nuovo hobby, unendo tutto potremo ristabilire l’ordine di una nuova giornata.
Ma ci sono anche sensazioni più oscure e malvagie come la paura.
Nella quarantena la paura può giocare brutti scherzi, magari facendoci credere reali certe fake news viste sui social.
E poi il pensiero per i nostri cari e questa secondo me è la paura più brutta.
Resta ancora un colore dell’arcobaleno, il viola.
Ho scoperto che è simbolo di metamorfosi.
E allora, ho chiesto un po’ ai miei genitori ed abbiamo concluso che una grande metamorfosi, un cambiamento sta in effetti avvenendo: come un bruco quando si trasforma in farfalla ne usciremo cambiati. In meglio.