di Arianna Macchiavello
Silenzio. Silenzio assoluto. Silenzio in tutta Italia. Anche a Santa regna il Silenzio.
Non ci sono più i rumori del traffico, dei traghetti, degli autobus troppo grandi per una strada che corre così stretta lungo il mare, che riversavano migliaia di turisti in giro per il paese.
Non si sentono più parlate e accenti stranieri, quelli che ci facevano già sentire in ferie a marzo: perché questo portavano i turisti, con le loro canotte e shorts a marzo: aria di vacanza…
Ora non si esce più e la vita di Santa vista dal balcone di casa sembra il set di un film.
Il paese è deserto: poche persone che vanno a passo veloce, tutti uguali, con il viso nascosto dietro una mascherina per proteggersi. Incrociano volti di persone che conoscono molto bene ma stanno prudentemente a distanza, fanno solo un cenno e proseguono.
Non ci sono più bambini che giocano, né mamme disperate che li inseguono, non ci sono più vecchietti seduti ai bar che giocano a carte.
Non si sente più vita, niente di niente. Solamente i rimbombi dei megafoni che ripetono incessantemente le norme e le raccomandazioni di non uscire.
Un film….ma di quelli inquietanti, di quelli su futuri possibili, desolati e apocalittici.
Poi alzi la testa e guardi le case, ecco dove si è spostata la vita: dentro alle case! Ecco dove sono tutti: mamme, bambini, anziani, tutti con finestre aperte, sui balconi a cercare di fare quello che normalmente si fa fuori: bimbi che giocano con un pallone sul terrazzo, donne che cucinano, nonne che osservano tutto, persone che parlano, si muovono … insomma: vivono!
Vedo ragazzi come me alla finestra: guardano il mare con gli occhi pieni di speranza e malinconia. Non è facile capire quello che stiamo vivendo: gli amici e i professori sono sempre e solo dietro uno schermo, come ci manca la quotidianità!
I saluti davanti alla scuola al mattino, gli intervalli a chiacchierare, la campanella delle 14 e l’uscita verso casa. E poi lo sport, le uscite con gli amici: sembra tutto così lontano…
Tanta è la voglia di mettere il naso fuori, di uscire e guardare semplicemente il cielo da fuori o sentire l’odore del mare da vicino.
Quello però si sente di nuovo: ecco cosa si sente a Santa in questi giorni: il rumore delle onde e dei gabbiani, loro sì che sono liberi e sembra non si accorgano di tutto questo silenzio.
Il lungomare così deserto sembra ancora più bello…ecco appunto, il set di un film.