di Viola Gasparre
Integrare, includere e partecipare. Questi gli obiettivi del concorso “Abbattiamo le barriere”, le cui premiazioni si sono tenute nell’aula magna del nostro Istituto il 22 ottobre scorso. L’evento è stato organizzato da Adelindo e Andrea Molinari della Winner Volley Rapallo, dal Panathlon Club Rapallo, dall’Istituto Comprensivo Rapallo e dall’Ufficio Sport del Comune di Rapallo.
Sono intervenuti Antonio Micillo, Presidente CONI Liguria; Filippo Lasinio, Assessore alla cultura comune di Rapallo), Sandro Secchi, referente Regionale Ufficio Integrazione alunni disabili MIUR; il nostro Preside, Giacomo Daneri, e il giornalista Marco Delpino.
“Sport e disabilita non sono sempre stati considerati avvicinabili, per migliaia di anni non si era mai pensato che qualcuno meno abile potesse partecipare alle Olimpiadi e bisogna arrivare al 1948 per pensare che anche i disabili potessero praticare uno sport”, ha ricordato Secchi. “La disabilità mentale o fisica – ha proseguito – diventa una caratteristica, il problema non è curarla, perché in molti casi è incurabile, ma aiutare e non lasciare sole queste persone. La grande malattia che colpisce tutti non è la disabilità ma la solitudine dalla quale non si guarisce da soli. La solitudine è la nostra prima preoccupazione, la vita diventa una condanna se si è soli, se hai chi ti vuole bene tutto cambia anche se sei disabile. Non servono cento amici – ha sottolineato Secchi – ne bastano due per migliorare la qualità della tua vita. Nello sport ci sono tanti modi perché questo accada, la prima cosa che fa la scuola è fare in modo che ognuno sia una parte di qualcosa e che quel qualcosa sia triste senza di lui”.
Marco Delpino ha ricordato una celebre frase di Nelson Mandela, Premio Nobel per la Pace: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione”. “Il modo con cui bisogna guardare alla disabilità è abbattere le barriere mentali, integrare il disabile, che per moltissimi anni è stato considerato come qualcosa di imperfetto”, ha poi ricordato il giornalista. “Le barriere mentali – ha concluso – sono il disinteresse e il menefreghismo dell’opinione pubblica”.
La premiazione delle opere partecipanti al concorso (al quale hanno partecipato più di cento alunni) ha visto Ginevra Mistretta vincitrice nella sezione letteraria (seguita da Federico Grigatti, secondo classificato, terza Arianna Orio) e Asia Palumbo imporsi nella sezione grafica (seguita, nell’ordine, da Michele Chiusani e Serena Marangoni).