I palloni non sono tutti uguali

di Ginevra Bresciani

È un tiepido giugno che ancora non porta all’estate ma il clima è caldo perché ci sono gli Europei di calcio di cui l’Italia è campione in carica.
Me lo ricordo l’ultimo Еuropeo, era il 2021, ero a casa, incollata alla tv, rigorosamente con t-shirt azzurra e bandiera in mano, sentivo schiamazzi, macchine suonare, fuochi d’artificio, gente in strada a festeggiare, insomma una gran caciara malgrado fossimo ancora in tempi
di restrizioni causa Covid. Quest‘anno fortunatamente tutto è diverso, ci possiamo divertire, vederla in compagnia e tutto è pronto: i locali fanno a gara a chi offre lo schermo più grande per conquistare la clientela.

Ma ahimè questa nazionale non dà la stessa soddisfazione della precedente e dopo un boato per un pareggio al 98mo che ci porta agli ottavi di finale, ecco che nella partita successiva il danno è fatto, l’Italia è fuori e tutto è già finito! Niente festa, le bandiere si ripongono, ma se ne parlerà ancora per giorni, si cercheranno motivazioni, si daranno colpe e tutti si trasformeranno come sempre in esperti di calcio.

Ma succede anche un’altra cosa in in questo giugno che pochi sanno: la nazionale femminile di volley ha trionfato per la seconda volta nella storia nel silenzio totale in un torneo che sa di mondiale dove la squadra di Velasco, che è il c.t. della nazionale, ha vinto incessantemente 10 partite su 12 contro squadre come Turchia, Brasile, Polonia, Stati Uniti per vincere a Bangkok contro il Giappone una finale con prestazioni altissime. Io, che seguo il volley per passione, ho faticato a poter vedere le partite: nessun telegiornale ne ha parlato e nessun canale nazionale le ha trasmesse. Faticosamente con mio papà siamo riusciti a trovare in rete qualche sito per poter seguire le partite e abbiamo esultato da soli in casa festeggiando delle vittorie fantastiche.

Paola Egonu, una delle poche figure conosciute di questo sport, è stata premiata come migliore in campo mondiale, lei che qualche giorno prima era stata tacciata di “non italianità per il colore della pelle. Perché questa disparità? Perché l’orgoglio italiano si esprime solo quando si parla di calcio? Le ragazze sono state orgogliosamente rappresentanti della nostra nazione ma nessuno ha dato loro il giusto merito, nessuno ha dato la giusta soddisfazione a questo traguardo. Ho letto che il montepremi complessivo di Euro 2024 è di 331 milioni di euro, il montepremi della competizione mondiale VNL solo 8.

Il dubbio è che non sia solo una questione di sport ma sempre solo la vecchia storia in cui lo sport è uomo e calcio… le nostre farfalle nel campionato mondiale di ritmica hanno vinto numerose medaglie anche lì silenziosamente e non ho mai sentito parlare di calcio
femminile in tv. Insomma avremmo potuto scendere anche quest’anno in strada a festeggiare ma non abbiamo voluto, rimane però che in questa estate l’orgoglio azzurro è rosa!