di Ginevra Bresciani
Arriva luglio e Rapallo per magia si trasforma: scoppiettante, frastornata e colorata. Sono in assoluto i miei giorni preferiti!
Nei primi tre giorni di luglio a Rapallo imperversa una grande festa con tanti fuochi in cielo, botti in ogni angolo della città, bancarelle in ogni via e allegre mangiate tra sestieri.
Ma perché tutto ciò?
La storia narra che più di quattrocento anni fa, a un contadino sul monte di Montallegro, apparve la Madonna che, donandogli il quadretto con la Sua immagine, gli disse di costruire una chiesa in Suo onore e di celebrarla ogni 2 luglio; in cambio Lei avrebbe protetto la città. E così è, da centinaia di anni.
Cosa si fa per celebrarla?
Inizia tutto il 23 giugno con la Novena, un pellegrinaggio notturno verso il Santuario per partecipare alla Messa mattutina e si conclude il primo luglio, mattina in cui il quadretto viene portato nella parrocchia. Alla Novena partecipano tantissime persone di ogni età, nella mia famiglia mio zio per nove notti punta la sveglia alle due e fa la strada a piedi con la torcia in mano pronto a scovare qualche cinghialotto impaurito da un traffico anomalo, è lui che issa la bandiera sul sagrato della chiesa: fa questa esperienza da tutta la vita e prima o poi la farò anche io… ma che fatica svegliarsi !
I festeggiamenti iniziano l’1 mattina con la prima sparata delle ore 8.00 con cui la città si sveglia.
Il 2 luglio alle ore 12.00 “esplode” il panegirico che consiste in tanti mortaretti sparati da diversi punti della passeggiata e culmina, con i fuochi d’artificio bellissimi e colorati anche se di giorno. Questo è il momento più sentito dai noi veri Rapallini, quella in cui la nostra protettrice viene onorata.
Il 3 sera c’è la processione: una cassa argentea con sopra la Madonna e il quadretto viene portata per le vie della città, accompagnata da imponenti Cristi portati a braccia; la processione si conclude con l’incendio del Castello simbolo della città a cui seguono gli ultimi e imponenti fuochi che si accendono da grandi chiatte sul mare… tutto ciò ogni anno lascia migliaia di spettatori a bocca aperta: io anche rimango a bocca aperta e sono quasi 12 anni che li vedo e li sento anche se i primi anni con i tappi alle orecchie e qualche timore, ogni anno sembra sempre la prima volta.
Ma chi è che organizza tutto?
I fuochi vengono organizzati dai volontari in varie zone della città dette sestieri; i sestieri sono 6 e si distinguono per nomi e colori: Borzoli ( rosso ), Cappelleta ( arancione ), Seglio ( giallo ), Costaguta ( verde ), San Michele ( blu ) e Cerisola ( bianco ), io sono da sempre del sestiere Seglio, tutta la zona viene invasa da bandierine gialle e noi indossiamo le t-shirt gialle del sestiere. Ogni sestiere organizza dal 23 maggio una questua, ossia una raccolta di soldi che avviene di casa in casa alla quale partecipano grandi e bambini; organizzano anche delle grandi mangiate tutti insieme per assistere le sparate.
Rapallo in questi tre giorni viene invasa da tante bancarelle di dolci e oggetti, palloncini e da artisti di strada. La bancarella di caramelle è la mia preferita, perché anche se mangio caramelle tutto l’anno queste sanno di festa!
Nelle sere delle feste migliaia di persone che si accalcano negli angoli più strategici per meglio ammirare gli spettacoli pirotecnici, tutti con il naso all’insù e con le mani sulle orecchie!
Un’atmosfera che diventa magica, il cielo nero si colora, il mare riflette luci e suoni, mille lumini galleggiano; tutto è più vivo e più allegro. Gli spettacoli notturni sono i miei preferiti perché posso uscire con i miei amici e posso godermi questi bellissimi spettacoli con loro, fare tardi e girare per la passeggiata senza macchine. Solitamente andiamo sugli scogli che sono il mio posto preferito perché da lì si vede tutto benissimo, è bello aprirsi un varco tra folla, scavalcare la ringhiera e scegliere lo scoglio che sembra più comodo anche se quello più in là sarà sempre più bello!
Un mio bellissimo ricordo è di qualche anno fa quando ho potuto vedere il Panegirico dal mare, con i miei amici abbiamo preso materassini e canotti, sembrava di essere proprio sotto i fuochi e si vedevano e sentivano vicinissimo.
C’è tanta gente che si lamenta dei fuochi perché danno fastidio agli animali. Effettivamente una mia amica ha dovuto portare il suo cane a Santo Stefano perché durante le sparate si spaventa molto, la cosa migliore sarebbe riuscire a trovare un compromesso: non rinunciare ai fuochi ma allo stesso tempo evitare che cani e gatti indifesi si spaventino a morte. In molti paesi fanno spettacoli pirotecnici con nuovi strumenti silenziosi; sono ugualmente di grande effetto, colorati e spettacolari ma… Silenziosi! Chissà se un giorno possano arrivare anche qua.
Resta il fatto che tra un mugugno sul rumore e i soldi che per qualcuno sono sprecati e un applauso da chi sente questa festa come l’evento dell’anno questi tre giorni sono fantasmagorici e di sicuro la Madonna che viglia su di noi e ringrazia!