di Giulio Cuttica
Ultimamente, anche a causa delle forti siccità, il caldo opprimente e le improvvise burrasche di grandine e delle devastanti trombe d’aria, si parla molto di cambiamento climatico, di inquinamento e di tutti i problemi che l’uomo sta causando alla sua stessa (e unica) casa.
Ed è così che su Internazionale, tra i consigli di lettura, scopro il libro che Telmo Pievani (docente di scienze biologiche) e Mauro Varotto (docente di geografia), entrambi professori all’università di Padova, hanno pubblicato presso Aboca nel 2021.
Ispirandosi giocosamente al “Viaggio in Italia” di Wolfgang Goethe, pubblicato più di 200 anni fa, scrivono il “Viaggio nell’Italia dell’Antropocene” che spiega, aggiungendo al racconto un pizzico di fantascienza, come sarà e cosa succederà all’Italia durante un’era futura in cui le conseguenze delle azioni distruttive dell’uomo commesse in passato si faranno sentire.
Il libro è ambientato nel 2786 d.C. e, nelle vesti di un turista di nome Milordo, gli autori ci fanno scoprire l’Italia del futuro, dalla pianura Padana completamente sommersa e colma di città palafitticole, alla Sicilia diventata inabitabile dato il caldo e la desertificazione.
La storia è divisa in capitoli i quali descrivono una determinata zona dell’Italia che non sempre corrisponde alla regione attuale (ad esempio l’Etruria comprende Liguria e Toscana).
Libro interessantissimo e molto utile soprattutto per valutare la situazione della zona in cui si abita scoprendo come sarà fra più di 700 anni se l’umanità non metterà fine alle sue atrocità verso il pianeta Terra. Città come Genova, Roma e Firenze verranno in parte sommerse, mentre altre città (principalmente padane) come Ferrara, Mantova e Padova faranno la stessa fine di Venezia.
Senza voler spoilerare nulla, secondo il libro nel 2786 ci sarà una popolazione del 30% inferiore a quella attuale (7,9 miliardi), ovvero 2,5 miliardi in meno. Secondo alcuni studiosi nel 2800 d.C. circa, mantenendo la crescita attuale, l’umanità raggiungerà quota 12 miliardi circa.
Chi avrà ragione?