di Giulio Garofalo
Tratto da una storia vera
Sicilia, luglio 2021
Immaginate di svegliarvi nel vostro letto, il secondo giorno di vacanza, e di guardare fuori dalla finestra.
A darvi il buongiorno è un giardino, con i suoi aranci profumati, i gelsomini in fiore, con gli alberi carichi di limoni. Un’ape bagnata di rugiada che spunta dal fiore rosso acceso dell’ibisco, un melograno acerbo che inizia a prendere colore, le pomelie cariche di fiori bianchi e gialli che emanano l’odore dell’estate. Le foglie cadute del nespolo che volteggiano in una spirale di vento prima di accasciarsi a terra, un raggio di sole che riscalda le piantine grasse, mentre una gallina passeggia tranquillamente nel viale con un’andatura ancheggiante.
Ma aspettate un attimo: una gallina?!
Cosa ci fa una gallina in giardino?!
Da dove è spuntata?!
Forse l’ha comprata qualcuno?
Scendo le scale, entro in cucina e la mia prima teoria viene subito bocciata: né la mamma né la nonna sanno nulla della gallina.
“Forse l’ha comprata Lilliana, vai a chiederglielo – dice mia nonna Angela indicando sua sorella, che sta passando in giardino.
Esco subito fuori e, dopo aver schivato due gatti, Fathie e Maramao, che si inseguono alla velocità di due macchine da Formula 1, mi avvicino alla mia prozia. Non faccio in tempo, però, a fare alcuna domanda, perché la gallina si palesa davanti a noi con un goffo svolazzo e si mette a guardarci inclinando la testa in maniera assolutamente innaturale, come se il suo collo fosse fatto di pongo.
Dopo essersi ripresa dalla sorpresa, Liliana, che vedeva evidentemente anche lei quel volatile per la prima volta, subito alza la testa verso il balcone dove la cognata Chiara sta battendo un tappeto e le grida: “Chiaraaa, hai comprato tu una gallina?”. E lei: “Perché mai dovrei aver comprato una gallina? Io sto per andare a Pantelleria!”.
E quindi: M I S T E R O.
La domanda adesso è: “Se nessuno l’ha comprata, considerato che la campagna è circondata su quattro lati da mura alte almeno quattro metri, come ha fatto una gallina a materializzarsi qui?”
Inizio ad analizzare le ipotesi:
1. (Ipotesi evoluzionistica) La gallina discende dal T-Rex. Secondo le mie ricerche, le galline sono discendenti dei T-Rex. “Cosa comporta tutto questo? – chiederete voi… Beh, immaginatevi una gallina con il DNA di un T-Rex e rispondetevi da soli.
2. (Ipotesi fantascientifica) La gallina ha i super poteri.
Per quanto ne sappiamo noi, le galline potrebbero essere dotate di poteri sovrannaturali che noi umani non possiamo concepire: quali il teletrasporto, l’invisibilità, la super-forza, la telecinesi, o magari anche la capacità di fermare il tempo. Del resto, è ufficiale, sono animali molto più intelligenti di quanto comunemente si creda.
3. (Ipotesi mistica) La gallina è la reincarnazione del vecchio caro cane Totò. Con Totò, infatti, condivide: colore, dimensioni, attitudine al dominio e abilità diplomatiche nei rapporti con i quattro gatti che abitano la casa. A supportare questa teoria c’è anche il fatto che la gallina si comporta come se questa fosse sempre stata casa sua.
4. (Ipotesi rivoluzionaria) La gallina è fuggita da un pollaio lager. Chiusa in un recinto strettissimo con altre quaranta galline e obbligata a fare un uovo per riuscire ad ottenere un misero pasto, spinta dalla disperazione e dal rifiuto di un triste destino, si allena per settimane a spiccare il volo oltre i muri altissimi che la separano dalla libertà. Un giorno riesce ad elevarsi in volo fino ad un’altezza degna degli uccelli più nobili, sorpassando il confine del suo lager e promettendo alle compagne di prigionia che sarebbe tornata a liberarle. Atterra su di un melograno. Sfinita, esplora impaurita la selva in cui si ritrova fino a notare una vecchia credenza verde, utilizzata come deposito di oggetti da giardino. In un ultimo sforzo svolazza fino al primo ripiano e decide che quella sarà la sua nuova casa.
Ormai è con noi da due mesi. Abbiamo deciso di chiamarla Filomena, detta Filo. Ha scelto come camera da letto la credenza verde che si trova all’ingresso del giardino. È una gallina molto esigente: vuole due pasti al giorno e ogni mattina fa un uovo solo se la sera prima le si cambiano le lenzuola, ovvero delle pagine di giornale che mettiamo per evitare che sporchi la credenza. È molto docile, le piacciono le coccole e le carezze sulla cresta. A volte si dimentica di essere una gallina e si crede un gatto: ti salta sulle gambe e si accovaccia.
Ma ieri il colpo di scena.
Così misteriosamente è arrivata e, altrettanto misteriosamente, è scomparsa.
Penso proprio che abbia mantenuto la promessa e che sia andata a dare istruzioni di volo alle compagne di pollaio.
Ben presto mi aspetto di svegliarmi e di trovare quarantuno galline che passeggiano per il giardino.