di Mattia Loprete
Siamo abituati ormai a ricevere notizie da tutto il mondo, specialmente in quest’ultimo periodo si parla tanto di questo piccolissimo ma pericolosissimo nemico chiamato Covid 19.
Sappiamo tante cose ormai su come si è diffuso e sulla strada che ha percorso e bisogna ammettere che sono stati tanti chilometri! Ma cosa sta succedendo dall’altra parte del mondo? Come vivono questa situazione in Australia? Ascoltiamo come la signora Lidia S. risponde in videoconferenza ad alcune domande. La signora Lidia è una housekeeper e vive in una zona residenziale a Sydney.
Ciao Lidia, grazie per la tua disponibilità, visto il fuso orario, qui sono le 13,30 da te sono le 23,30. Come state vivendo la situazione in Australia?
Da noi in Australia, essendo un Paese con bassa densità di popolazione, (tre persone per chilometro quadrato) ci sono stati dei casi ma non così numerosi come in Italia o in America, le cose sono un pochino diverse rispetto all’Italia. Per il momento , per quanto riguarda gli assembramenti non si può stare per strada più di due persone alla volta, si può uscire solo per andare a lavorare, per andare a fare la spesa e per fare sport, questo per poter arginare il problema della diffusione del virus ma anche per non creare troppi traumi alle persone con un completo lockdown in casa.
Quali provvedimenti ha preso il governo?
Sono state date delle restrizioni ma tenendo conto di alcune particolari situazioni, tieni presente che in Australia non c’è una grande movida quindi non pesa stare a casa.
Come affrontano la situazione i medici?
I medici sono abbastanza ottimisti, anche se si stanno organizzando per un’eventuale emergenza.
Da quando sono entrate in vigore le leggi sulle restrizioni?
Sono entrate in vigore dal 30 marzo 2020.
Come viene sanzionato chi non rispetta la legge?
Per chi non rispetta la legge ci sono sei mesi di carcere e 11.000 dollari di multa.
Le scuole sono aperte?
In alcune zone, sì, in altre no. Il Governo ha preferito tenere le scuole aperte perché molti medici e infermieri hanno figli in età scolare e quindi preferiscono non togliere forza lavoro negli ospedali. Comunque, a meno che non ci siano strette necessità da parte dei genitori, alle famiglie viene richiesto di tenere i bambini a casa e cercare di non farli stare a contatto con nessuno nemmeno con parenti che non vivono nella stessa casa.
Come si sono organizzati gli insegnanti?
Gli insegnanti registrano video lezioni che poi inviano ai genitori che a loro volta li mostrano ai figli quindi è un po’ diverso da come fate voi in Italia con collegamenti diretti.
In generale le persone rispettano la legge sulle restrizioni?
Assolutamente sì, in Australia c’è un grande rispetto per le leggi.
Com’è l’umore delle persone?
Certo è cambiato, quando si va a fare la spesa e ci si incrocia col carrello ci si guarda come se fossimo nel film “Mezzogiorno di fuoco” ma in realtà poi ci si scambia un sorrisino anche se si mantiene la social distance per il momento non c’è ancora tanta paura del contagio e in pochi indossano la mascherina, non è ancora obbligatoria.
Grazie Lidia speriamo passi in fretta questa pandemia e che si torni tutti ad abbracciarci più forte di prima!
Aggiornamento al 26 aprile 2020: le vittime per covid-19 sono state 83 in tutto il Paese.