di Sara Gilardi
Entreremo nella Storia, come le scoperte e le conquiste, come le guerre.
Questa è una guerra, una di quelle che non si possono combattere con le armi, contro un nemico invisibile, che si trasforma, diventando difficile da studiare e da annientare.
Il Covid-19 è un nemico complicato, in continua evoluzione, e proprio per questo è difficile trovarvi una cura, perché continua a cambiare.
Il virus si trasforma, trasformando le nostre vite. Sono state stravolte completamente, per evitare il contagio.
Ad essere state contagiate non sono solo le persone, lo sono anche le nostre anime. Siamo confusi e spaventati da questa situazione. Quello di cui mi sono resa conto più di tutto è che la nostra vita sociale è stata sconvolta. Ormai si può incontrare di persona solo chi vive con noi. Non si va più a scuola, non si va più al lavoro a meno che non sia di primaria necessità.
Sì è vero, c’è più tempo da dedicare alla propria famiglia, ma mi mancano la scuola, i miei compagni, i miei amici. Il non poter più uscire, neanche per andare a scuola è opprimente.
Sarà anche vero che con queste tecnologie ci si può vedere e sentire quando si vuole, ma non è la stessa cosa. Manca il contatto fisico, la vicinanza; la sensazione del vedersi di persona non ha niente a che vedere con tutto questo. Non ha niente a che vedere con questo sopravvivere rinchiusi in casa. La situazione è grave, nessuno discute su questo, ma questa non è vita!
Spero come tutti che la situazione si risolva al più presto. Che si possa finalmente tornare alla normalità.
La normalità, ciò che più mi manca in questo momento, quello che prima davo tanto per scontato. Questa situazione mi ha fatto capire cosa è veramente importante per me, quello che mi fa stare bene, che mi rende felice. Ho capito che niente ci è dovuto e che nulla è da dare per scontato, perché tutto è un dono.
Entreremo nella Storia per aver avuto la possibilità di apprezzare ciò che davamo per scontato.