di Sofia Righetti
So che sto vivendo un momento della storia che cambierà il mondo.
In questo periodo, infatti, è uscito un nuovo virus, il Coronavirus (o Covid19). E’ un virus molto pericoloso, perché ad oggi non esiste un vaccino in grado di salvaguardare la salute delle persone più deboli.
Le persone, all’inizio, hanno preso la situazione sotto gamba: quando è arrivata la notizia che un virus pericoloso si stava diffondendo in Cina, non tutti si sono preoccupati ed allarmati perché il contagio sembrava così lontano da noi.
Con l’arrivo del Corona in Italia, la situazione è cambiata. Il Governo ha deciso di intervenire e di chiudere le scuole, solo per una settimana e solo al nord che ancora adesso è la zona più colpita.
All’inizio gli studenti erano felici di non andare a scuola, però poi la sospensione si è prolungata – purtroppo è ancora in corso – e molti di noi ora sono stufi e annoiati dalla situazione.
Con la sospensione delle lezioni gli Istituti si sono attrezzati per fare lezioni virtuali per tutti i ragazzi, delle elementari, medie, superiori e anche per quelli che si devono laureare.
Le lezioni virtuali sono la salvezza per alcuni alunni, ma solo per alcuni perché altri non vogliono o non riescono a fare lezione, per diversi motivi: problemi tecnici perché magari non hanno dispositivi per seguire le lezioni oppure non hanno la connessione internet. Però i ragazzi devono capire che questi sistemi sono utili non solo per lo studio, ma anche e soprattutto per restare in contatto tra noi compagni.
Qui in Italia è stato raccomandato di non uscire di casa e sono state imposte delle regole per questa tragica situazione: è stato chiuso tutto, ma non i negozi di alimentari; bisogna girare per le città con le mascherine e i guanti monouso, per fare la spesa nei negozi può andare solo una persona per famiglia, in alcuni supermercati si può entrare uno alla volta…
Questa situazione è difficile, ma bisogna rispettare le regole e non uscire assolutamente di casa, per noi stessi e per gli altri. Io per prima non esco mai di casa, però ho la fortuna di poter giocare nel mio giardino.
La maggior parte delle persone fa come me. Per ravvivare la situazione e sentirci vicini, una sera abbiamo acceso tutti le luci del telefonino, così il satellite ha potuto fare una foto all’Italia illuminata e ha potuto dire al mondo che noi ci siamo e siamo un popolo unito e dai principi bellissimi.
Dobbiamo ringraziare le persone che adesso sono negli ospedali a curare gli ammalati perché sono loro che fanno davvero la differenza e che nella storia verranno ricordate per tutto il loro impegno, per il loro coraggio e per i loro sacrifici.
Anche noi possiamo fare la nostra parte nella lotta al virus: le persone che stanno a casa e rispettano le regole saranno ricordate come piccoli grandi soldati.
Io chiedo a tutti, per favore, di restare a casa per proteggere l’Italia.
Mi sento di aggiungere una cosa a proposito delle classi virtuali, questo nuovo modo di far lezione potrà venire utile anche in futuro, magari quando ci saranno le allerte meteo.
Ringrazio le persone che hanno inventato questo metodo di studiare, si sono dimostrate persone speciali, perché ci hanno permesso di continuare il nostro programma scolastico e di avere un impegno giornaliero. In questo modo la nostra vita ci sembra meno stravolta!
Come ultima cosa, vorrei ringraziare il Sindaco della mia città e il Preside della scuola che frequento, perché anche in questa situazione sta creando progetti didattici che ci permettono di imparare e ci dimostra che tiene a noi.
Sono anche grata alle Forze dell’Ordine che controllano che le persone non escano di casa senza buoni motivi.
Spero che il mio pensiero venga condiviso e gradito agli altri.