di Arianna Macchiavello
Bella la lezione di astronomia cui hanno partecipato le classi 2B e 3C venerdì scorso all’Istituto Comprensivo Rapallo.
Protagonista dell’insolito incontro la “signora delle stelle” ovvero Barbara Negri, responsabile “Unità Esplorazione Osservazione dell’Universo”, vale a dire la scienziata delle spedizioni degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Italiana, la NASA di casa nostra.
Appassionata di spazio fin dall’età di 12 anni, la scienziata ha spiegato i programmi spaziali in fase di realizzazione in questo momento, affascinando gli studenti con racconti e immagini di materia oscura, buchi neri, collisioni stellari… in una parola: tutto quello che succede o succederà nell’universo noto o sconosciuto.
Uno dei passaggi più affascinanti è stato quando ha raccontato dei villaggi che saranno costruiti sulla luna, i “moon-village”, basi gonfiabili da cui potrebbero partire le missioni su Marte negli anni Trenta di questo secolo.
La Fantascienza dunque è qui: la scienziata passa a spiegare come la vita su Marte sia impossibile proprio a causa di processi di desertificazione avvenuti in passato, facile capire l’analogia con la Terra, che potrebbe andare incontro allo stesso destino a causa dei cambiamenti di clima cui l’uomo la sta sottoponendo.
Da Marte a tutto il Sistema Solare, ecco ora il viaggio si sposta nelle Galassie e laggiù, in posizione defilata, ecco apparire il Sistema Solare: è stata proprio la nostra posizione decentrata rispetto al centro della Galassia ad impedirci di essere risucchiati da qualche buco nero… Eccoci lì sul braccio di Orione, alla periferia della Galassia di cui facciamo parte: ci sentiamo piccoli piccoli…
“Quando ha capito di voler diventare una scienziata aerospaziale?”, ha chiesto qualcuno. “Quasi subito – risponde lei – alla vostra età mi sono chiesta cosa mi sarebbe piaciuto fare nella vita, e la risposta è stata, guardare lo spazio”. E ancora: “è stato difficile studiare così tanto?”, “no – risponde lei – perché amavo tanto quello che studiavo e mi sono sempre divertita”.
Eccolo il segreto: capire ciò che si ama e farne materia di studio… che voglia di imitarla!